Progetto di concorso – January 2009
Project by
Brusati, Ferlenga, De Maio, Marangi
with
Brusati, Finetto, Mattii, Daniele, Di Maro, De Martino, Borriello






B. Nuovo edificio per uffici Rickmers, Amburgo Altona
Progetto di
Gianfranco Brusati Alberto Ferlenga Fernanda De Maio Gianluca Marangi
con
Nicola Brusati, Sandro Finetto, Bettina Mattii, Stefano Daniele, Enzo Di Maro, Gabriella De Martino, Fabio Borriello.
INTRODUZIONE
Ad Amburgo è difficile progettare gli uffici di una compagnia di navigazione senza considerare la Chilehaus, costruita tra il 1920 e il 1924 da Fritz Höger per il magnate delle spedizioni Henry B. Sloman (il nome dell’edificio deriva dal commercio con il Sud America che ha decretato il successo dell’azienda). Questa enorme costruzione è realizzata in mattoni che creano diversi effetti di luce e ombra; da certi punti di vista l’edificio ricorda una nave incagliata nel corpo della città, a poca distanza dall’Elba.
Situato in un luogo molto diverso, lo studio Rickmers di Altona proposto in questo progetto, domina la vasta area del porto e del fiume creando, seppur a distanza, un dialogo con l’edificio di Höger.
Il suo profilo e il suo piano soddisfano una serie di requisiti di base:
– sfruttare, in termini visivi, la collocazione eccezionale;
– confrontarsi con un ambiente costituito da ciò che resta di un sistema di aree residenziali e parchi, delle darsene e delle strutture portuali al fine di stabilire relazioni proficue tra antiche e nuovo;
– ricordare le attività che un tempo vi si svolgevano.
La caratteristica più notevole della parte esterna del progetto è il suo caratteristico profilo variabile, concepito per utilizzare l’altana come un teatro con gradinate o un giardino affacciato sul porto.
I terrazzi che si ritagliano nel fronte permettono una visuale ottimale dagli uffici che si affacciano sull’Elba.
Lo spazio interno è caratterizzato, soprattutto, dal grande salone in cui sono appesi modelli di navi; la sala divide l’edificio principale in due parti. È un punto di riferimento riconoscibile che può essere facilmente visto dal fiume, soprattutto di notte e, insieme alla galleria che corre longitudinalmente lungo il corpo principale dell’edificio, contribuisce a conferire all’interno, con i suoi ballatoi e passerelle, una chiara connotazione marittima.
Il quartier generale di Rickmers è composto da due blocchi: il blocco principale è parallelo al fiume e il blocco secondario posizionato nella parte interna del sito. I due corpi sono collegati tra loro da passaggi coperti in vetro. Sebbene quello rivolto verso il fiume sia il più spettacolare, entrambi i blocchi derivano dallo stesso concetto e sono composti dalle stesse forme e materiali. Materiali e forme che, insieme, sviluppano la definizione di una stessa idea: segnalare una presenza importante senza sconvolgere l’equilibrio dell’ambiente collinare/fluviale, sviluppandolo non solo in virtù delle sue funzioni, ma anche come macchina capace di cogliere scorci e scorci di un panorama eccezionale.
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Più che l’austera e ordinata atmosfera fin de siècle del contesto in cui si trova, il progetto cerca un legame con i magazzini e l’architettura navale del porto di Amburgo. Fin dai primi schizzi delle facciate, il progetto ha trasmesso l’immagine del mare e delle navi che solcano le rotte commerciali, mentre i contorni semplificati delle barchette di carta hanno ispirato i volumi in cui l’edificio prende forma.
L’ubicazione del sito – lungo i confini di un parco, in prossimità dell’Heine Park Villa che è inserita nel progetto come ristorante con foresteria, e la posizione panoramica rispetto all’Elba – ha dato luogo alla ricerca di possibili matrici del progetto, sia in termini di consistenza come complesso di edifici sia in termini di inserimento nel contesto urbano. Per quanto riguarda il rapporto con l’intorno, il legame con il parco viene rafforzato attraverso la realizzazione di una piazzetta – posta a 33,5 m sul livello del mare – tra Heine Park Villa, il fronte del nuovo edificio per uffici B. Rickmers e il fronte sud del nuovo corpo di fabbrica destinato agli uffici, che potrebbe essere messo a disposizione di terzi in parte o per intero.
ACCESSO PEDONALE, ACCESSO CARRABILE E PARCHEGGI
Il lato sud della piazza è segnato da un percorso pedonale coperto che, congiungendosi al percorso pedonale proveniente dall’argine dell’Elba, collega l’edificio principale degli uffici B. Rickmers con i percorsi pedonali del parco. Le altre linee geometriche del progetto disegnano la pavimentazione della piazza e generano la possibilità di nuovi percorsi all’interno dell’area. Tali percorsi sono in parte ad uso pedonale e in parte rampe di accesso ai due piani del parcheggio interrato; tra i percorsi pedonali si segnala quello di accesso dalla Rainvillestrasse – tangenziale al palazzo uffici Rickmers – concepito come un passaggio coperto e che diventa un passaggio completamente chiuso nel punto in cui assume il ruolo di’accoppiamento’ tra i due nuovi edifici per uffici; altri percorsi pedonali sono quelli lungo le vie di accesso carrabili dall’Elbchausse.
IL NUOVO CENTRO PER GLI UFFICI DI B. RICKMERS
Come un’enorme barca approdata sulle alture della Rainvilleterrasse, il nuovo centro uffici proposto domina i vari aspetti del porto di Amburgo. Direttamente collegato dalla passerella che sale dal fiume è il livello destinato ad accogliere tutte le funzioni che richiedono meno luce, come i magazzini, gli archivi, le sale di proiezione, il simulatore di navigazione e il centro fitness. L’ingresso centrale del fronte esposto a sud conduce allo spazio coperto che contiene gli impianti di accesso ai piani sovrastanti. Il livello della piazza correlato a Heine Park Villa è dove si trovano tutte le funzioni di accoglienza e sala riunioni dell’azienda. In particolare il foyer – alto tre piani – circondato su tutti i lati da due piani di balconi, funge da fulcro dell’edificio. Qui si può ammirare l’esposizione di modellini navali – alcuni sospesi, altri alloggiati in teche incastonate nelle pareti perimetrali del foyer – o godere del panorama. Impiegati, dirigenti, clienti e ospiti escono dal foyer per dare vita all’edificio, sia all’interno lungo le balconate e le passerelle illuminate di giorno da una luce opalescente dall’alto, sia all’esterno nelle ampie logge affacciate sull’Elba e sulla vibrante attività del porto.
È la sezione longitudinale che più chiaramente ricorda l’articolazione complessa ma rigorosa dell’interno di una nave. E, come in una nave, gli uffici della direzione sono collocati nel punto più alto dell’edificio, punto centrale rispetto alle ali che ospitano altri uffici, e direttamente collegati con il sistema di copertura in cui sono state collocate alcune terrazze a gradoni; nella porzione centrale queste terrazze incorporano lucernari per illuminare i ballatoi dei piani sottostanti.
Questa immagine è quindi la chiave di lettura del complesso edilizio nel suo insieme, compreso l’edificio retrostante gli uffici principali, che – se destinato ad uso separato – potrebbe prevedere un sistema in cui gli uffici e gli spazi si distribuiscono attorno ad un secondo foyer.
Entrambi gli edifici si avvalgono di due piani interrati destinati ad uso parcheggio e per ospitare le strutture di servizio. Questi piani hanno vari accessi carrabili e pedonali, sia dall’Elbchaussee che dalla Rainvilleterrasse. L’accesso pedonale ha la precedenza da e verso la Rainvilleterrasse che esclude i veicoli dal fronte verso l’Elba, consentendo la distribuzione di percorsi pedonali lungo i tradizionali percorsi aperti fino alla Villa Heine Park, destinata a ristorante e foresteria, e nei piani terra dei nuovi edifici in cui le funzioni estranee all’attività o alla direzione saranno localizzate con l’obiettivo di legare il nuovo edificio al territorio.
I grandi saloni centrali dei due corpi di fabbrica, giungendo fino all’altezza della grande terrazza, definiscono – in termini pratici e visivi – la fruibilità generale del complesso, sviluppandola orizzontalmente lungo ampi ballatoi per mezzo di passerelle e balconi posizionati a tutti i livelli funzionali.
Gli spazi prospicienti le gallerie ospitano gli uffici di diversi rami di attività. Questa posizione consente l’utilizzo degli uffici da parte di terzi (soprattutto nell’edificio più piccolo).
Questo concetto si riflette nella localizzazione degli uffici che potranno affacciarsi sia all’interno che all’esterno degli edifici, conferendo all’intero sistema funzionale una forma estremamente variabile e articolata che ne accentuerà la derivazione marittima anche attraverso i materiali costruttivi (acciaio, vetro, legno).
Il valore innovativo di questa scelta si vede nella trasparenza degli uffici, che, con il giusto grado di privacy, possono essere aperti verso l’esterno, che in questo caso significa verso gli spazi liberi di Altona, ma anche verso quelli degli interni della hall e delle gallerie.
Il sistema di passerelle faciliterà i collegamenti tra le diverse funzioni mediante percorsi verticali e orizzontali, la cui razionalizzazione consentirà di separare il flusso degli impiegati da quello degli ospiti, regolando il flusso assegnando le passerelle a funzioni e attività specifiche, senza necessariamente nasconderle.
L’organizzazione interna così concepita consente inoltre il raggiungimento dei più elevati standard di sicurezza attiva e passiva in ogni parte del complesso edilizio.
Come accennato in precedenza, i materiali costruttivi e le finiture sono stati scelti per accentuare l’immagine di questo nuovo edificio; è stata quindi disegnata una forma allo stesso tempo trasparente e colorata, scandita dalle linee dei balconi ritagliati nella facciata, creando un dialogo tra la trasparenza delle grandi vetrate con le varie sfumature di blu (dall’azzurro all’azzurro) del sistema di filtrazione solare trasparente, con il verde dell’ambiente circostante e delle terrazze panoramiche.
L’immagine complessiva dell’edificio assume gli stessi valori formali se vista di notte: le sue trasparenze luminose appaiono come la presenza di un’attività continua e operosa.